L'ANTICA STRADA DELLA VALGEROLA
La strada che da Morbegno porta a Gerola Alta comincia all'imbocco della strada provinciale della Valgerola, da cui subito si distacca risalendo sulla sinistra.
La stradina, inizialmente ha un fondo in asfalto, poi diventa una bella mulattiera che, superate alcune baite diroccate conduce alla selva Maloberti, dove si gode un'ottima vista su Morbegno.
Poi, oltrepassata una fontana, si raggiunge l'ampio terrazzo di prati e selve di castagni della località Campione che ha anche un interesse storico: qui nacque, infatti, nel 1417 la celebre Bona Lombarda, eroina della storia del Qattrocento italiano.
Proseguendo si incrocia la strada provinciale che si lascia subito per seguire sulla destra una pista che porta a Sacco (m 700), il primo paese della valle. La pista porta proprio alla chiesa parrocchiale di san Lorenzo, dall'elegante facciata barocca, nella piazza centrale del paese.
Da Sacco si scende di nuovo alla strada statale e si imbocca una stradina asfaltata che termina nei pressi di una fontana, diventando una pista che porta al vecchio mulino del Dosso, posto in prossimità della cascata della Füla, che possiamo osservare dal ponticello sul torrente della valle, detto "il fiume".
Proseguendo sulla pista, raggiungiamo la parte bassa di Rasura (m 762). Il tracciato passa proprio sotto la bella chiesa parrocchiale di san Giacomo.
Da Rasura il cammino continua su una pista sterrata che conduce al bellissimo ponte che permette di scavalcare il solco della parte inferiore della Valmala, il cui nome si connette con l'aspetto selvaggio che assume proprio in questa parte. In seguito alla peste del 1629 venne costruita sul lato destro della strada la bella cappelletta ("Gisöl del Pich") che contribuisce a rendere suggestivo il percorso.
Le cappelle, collocate nei punti strategici delle vie, come in questo luogo, ma anche a Sacco, a Campione, a Calneggia, oltre che luoghi di devozione per le comunità locali, erano anche dei luoghi di sosta e di rifugio.
Proseguendo dal "Gisöl del Pich", si inrocia la strada sterrata che scende alla centrale Enel, nel cuore della valle che va tagliata per imboccare il sentiero che se ne stacca subito, sulla destra, salendo con qualche tornante fino ad un nuovo gruppo di case, oltre le quali termina. Quindi si imbocca un sentierino sulla destra, che, in breve, riporta alla strada statale che conduce alle prime case di Pedesina (m 992). La chiesa parrocchiale di S. Croce di S. Antonio, questa volta, è posta più in alto sopra la strada.
Percorrendo per un breve tratto la strada statale, si trova, all'uscita del paese, l’avvio di un nuovo tratto dell’antica via: lo scenario cambia bruscamente e si entra nel cuore ombroso di un folto bosco di castagni. Il percorso scende con ripidi tornanti in una forra perdendo 100 metri di quota, prima di raggiungere il bel ponte in legno che supera la selvaggia val di Pai. Sul lato opposto si risale poi superando un fianco roccioso sfruttando la bella scalinata.
Successivamente il sentiero corre all'ombra di un bellissimo bosco di conifere, fino a raggiungere la frazione Valle di Gerola (m 998): qui la valle comincia ad assumere la conformazione ad "U" caratteristica dei solchi generati dall'escavazione glaciale, ed il torrente Bitto non scorre più fra rocce dirupate, ma al centro del pianoro dove sorge il paese principale della valle, Gerola Alta (m 1050), che si raggiunge facilmente da Valle.