i musei
Nel territorio dell’Ecomuseo, oltre ai numerosi beni culturali diffusi (nuclei rurali, chiese, edifici di interesse etnografico, monumenti naturali) si trovano diverse raccolte museali interessanti da visitare perché raccontano parte della storia della valle.
Museo dell'Homo Selvadego
A Sacco un antico edificio ospita il museo dell’Homo Salvadego. Nella camera picta al primo piano si trova l’interessante ciclo di affreschi, datato 18 maggio 1464. Sopra la porta di ingresso alla stanza, al centro, è affrescata una testa con tre volti e una scritta in caratteri gotici: "Benedictus sit lochus iste, sit pax intranti, sit in tua gratia quam manenti”. All’interno gli affreschi ricoprono completamente la stanza con decorazioni, motivi floreali e cartigli con iscrizioni in caratteri gotici in latino e in volgare che riportano proverbi e motti moraleggianti. La stanza conserva anche una Pietà, una raffigurazione di S. Antonio e una delle più belle immagini documentate dell’Homo Selvadego, figura tra le più suggestive della mitologia alpina: è un personaggio dal corpo peloso e dalla barba fluente con in mano un nodoso randello, che si presenta in questo modo: “Ego sonto un homo salvadego per natura, chi me ofende ge fo pagura”. Sopra il riquadro della Pietà si legge la firma degli autori degli affreschi: "Simon et Battestinus pinxerunt" e la data di esecuzione; sotto, fino a qualche anno fa, era leggibile anche il nome del committente, raffigurato in ginocchio in preghiera: "Augustinus de Zugnonibus".
La casa del tempo
Il centro visitatori, allestito vicino alla chiesa parrocchiale di Gerola, è il luogo dove sono raccolte alcune testimonianze e oggetti che raccontano la storia geologica della Valgerola, la vita vegetale e animale e la storia dell'uomo. La storia e ripercorsa attraverso pannelli descrittivi che seguono la cronologia della valle dall'origine della terra, alla nascita dell'uomo e ai più significativi momenti della storia recente e da pochi oggetti: campioni di rocce, fossili, animali, vegetali e utensili. Tre video-proiezioni ripropongono immagini su aspetti geologici, biologici e umani della valle.
All’esterno della Casa del Tempo si trovano il giardino geologico che permette di vedere e toccare con mano le rocce presenti in Valgerola e l’aiuola con le piante di alta montagna.
I due spazi nascono dal progetto “Tuttidappertutto”, con lo scopo di avvicinare alla montagna le persone con problemi motori o disabilità.
Quadreria di San Lorenzo
Si tratta di una collezione di dipinti eseguiti tra il XVI e XIX secolo. Alcune sono collocate nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Sacco, le altre nella casa parrocchiale e provengono, in gran parte, dalle chiesette sparse nel territorio. L'importanza di queste opere non è tanto nel loro valore artistico, quanto piuttosto nell'essere testimonianza della forte devozione dei parrocchiani del paese.
Inoltre, alcune tele sono dono degli abitanti di Sacco che nel XVII secolo lasciarono la valle per cercare lavoro nei porti di Genova e Napoli: sono quindi opera di artisti di quelle città, come la grande pala d'altare dedicata a San Lorenzo.
Tra i soggetti, tipici dell'iconografia controriformata, l'Immacolata concezione, la Crocefissione, la Madonna e Santi, gli ex voto e le figure dei Santi.
La nostra storia
Il recupero di antichi manufatti e la volontà di conservarli ha permesso di allestire nei locali che ospitavano la Cooperativa di consumo di Gerola, questa suggestiva esposizione. Gli oggetti sono collocati negli ambienti ricostruiti della vecchia Gerola: la scuola, la cooperativa di consumo, le botteghe del falegname e del ciabattino, gli spazi domestici dedicati alla lavorazione della lana, alla trasformazione del latte e alla lavorazione del maiale.
Museo etnografico "Ines Montini"
Nei pressi della chiesa parrocchiale di Rasura, si trova in un'antica abitazione che è rimasta immutata negli anni: entrarvi è come fare un salto nel tempo. Nei diversi locali sono raccolti numerosi oggetti della vita quotidiana, del lavoro agricolo e artigianale di un tempo. Al suo interno si respira il caratteristico odore di fumo: l'intenso profumo di una vita vissuta tra fatiche quotidiane e momenti di gioia.
Casa contadina e forno di Castello
A Castello, frazione a monte di Gerola, è visitabile un’abitazione antica e vissuta, ma perfettamente conservata, che offre un’immagine immediata, attraverso gli ambienti e gli oggetti di uso quotidiano, della dura vita alpina di un tempo. Qui sono raccolti anche antichi attrezzi che riportano alla tradizione passata.
Poco lontano si trova l’antico forno, a piano terra di una casa in pietra. In un piccolo locale si apre la grande bocca del forno a legna coperto da un’ampia cupola nella quale si apre il camino che porta all’esterno il fumo. Il forno ancor oggi, in particolari occasioni, sforna profumate pagnotte e dolci rustici.